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      Non sarebbe adunque ragionevole l'aspettarsi che razze formatesi allo stato domestico, divengano sterili nell'incrocio, mentre ammettiamo nello stesso tempo che la domesticità elimina la sterilità normale delle specie incrociate. Perchè i sistemi riproduttori delle specie vicine si trovino invariabilmente modificati in modo da essere mutuamente incapaci di agire gli uni sugli altri, - quantunque in grado ineguale nei due sessi, come lo prova la differenza di fertilità che presentano nelle stesse specie gl'incrociamenti reciproci, noi nol sappiamo; - ma noi possiamo con grande probabilità attribuire il fatto alle cause seguenti. La maggior parte delle specie naturali sono state abituate a condizioni esteriori quasi uniformi durante un tempo molto più lungo che le razze domestiche; e sappiamo che il cangiamento di condizioni esercita un'influenza speciale e potente sul sistema riproduttore. Questa differenza può bene spiegare l'azione differente degli organi riproduttori allorchè s'incrociano delle razze domestiche o delle specie. È probabilmente in massima parte un effetto della medesima causa il fatto, che la maggior parte delle razze domestiche possono essere subitamente trasportate in un altro clima, od essere collocate in condizioni assai differenti, senza che la loro fecondità ne sia alterata; mentre che una quantità di specie cessarono di riprodursi, quando furono esposte a cangiamenti minori.
      A parte la fertilità, le varietà domestiche somigliano alle specie in ciò ch'esse, quando s'incrociano, trasmettono i loro caratteri ai discendenti nella stessa maniera ineguale, e presentano sovente la stessa preponderanza di una forma sull'altra e la stessa tendenza al ritorno.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426