Pagina (1229/1426)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Noi possiamo chiamarle anche accidentali, ma nel senso soltanto che noi diamo al termine, dicendo, per esempio, che un frammento di roccia cadendo da un'altezza deve la sua forma al caso.
      È forse utile esaminare i risultati che si presentano quando si espone a condizioni artificiali un grande numero d'animali della stessa specie, i quali possano liberamente incrociarsi fra loro, senza l'intervento di elezione; e di considerare poscia i risultati, ammettendo che l'elezione intervenga. Supponiamo che cinquecento piccioni torraiuoli selvaggi sieno rinchiusi in una gabbia nel loro paese natale, che vengano nutriti come lo sono ordinariamente i piccioni, e che non si permetta loro di aumentare di numero. I piccioni propagandosi molto rapidamente, suppongo che farebbe mestieri ucciderne annualmente a caso mille o millecinquecento. Dopo alcune generazioni, possiamo essere sicuri che qualcuno dei piccioncini presenterebbe qualche variazione tendente ad essere ereditaria; poichè anche attualmente compaiono sovente delle leggere deviazioni di conformazione, rigettate però come difettose, poichè la maggior parte delle razze sono bene stabilite. Sarebbe cosa tediosa se volessimo intraprendere l'enumerazione dei moltissimi punti che variano ancora od hanno recentemente variato. Una quantità di variazioni correlative si presenterebbero: - così la lunghezza delle ali e delle rettrici, il numero delle remiganti primarie, il numero e la larghezza delle coste in relazione colla grandezza e la forma del corpo, - il numero degli scudi colla grandezza delle zampe, - la lunghezza del becco con quella della lingua, la grandezza delle narici e quella delle palpebre, e la forma della mandibola in correlazione collo sviluppo delle caruncole, - la nudità degli uccelli appena nati col futuro colore delle loro penne, - la grandezza delle zampe e quella del becco, - e così di seguito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426