Io ho pure dimostrato che l'atto dell'incrociamento determina, per se stesso, una tendenza alla riversione, per cui i prodotti incrociati tenderanno a far ritorno allo stato del torraiuolo primitivo, e finiranno forse col tempo a non esser molto più eterogenei nei loro caratteri che nel nostro primo caso, quello d'uccelli della stessa razza rinchiusi insieme.
Ho detto or ora che i prodotti dell'incrociamento guadagnano in vigore ed in fecondità; quest'è quanto i fatti esposti nel capitolo diciassettesimo non permettono di dubitare; intorno a ciò non può quasi dubitarsi, quantunque le prove su questo argomento non sieno sì facili a raccogliersi come quelle circa gli effetti dannosi delle nozze strettamente consanguinee ripetute. Negli ermafroditi di tutti i generi, se gli elementi sessuali dello stesso individuo agissero di continuo l'uno sull'altro, una riproduzione consanguinea la più intima e perpetua ne sarebbe la conseguenza. Ma noi dobbiamo ricordarci che in tutti gli animali ermafroditi, per quanto io ho potuto vedere, la conformazione permette e sovente rende necessario un incrociamento con un individuo distinto; e nelle piante ermafrodite, noi incontriamo costantemente delle disposizioni perfettamente opportune per assicurare questo risultato. Non v'ha esagerazione se affermiamo che, come noi dalla struttura possiamo giudicare con sicurezza intorno all'uso degli artigli e dei canini di un animale carnivoro, od intorno a quello dei fili viscosi della ragnatela, o delle piumette od uncinetti delle sementi, così noi possiamo con egual certezza dire che molti fiori sono costruiti in modo da assicurare il loro incrociamento con una pianta distinta.
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