Per queste diverse considerazioni, anche prescindendo da un lunga serie di sperimenti da me intrapresi, noi dobbiamo ammettere la conclusione alla quale siamo giunti nel capitolo su citato, che cioè dal concorso sessuale d'individui distinti debba scaturire un vantaggio.
Ritorniamo al nostro esempio. Noi abbiamo supposto che gli uccelli fossero mantenuti in numero costante con una distruzione fatta a caso; ma se si ammette la più piccola scelta nella preservazione, il risultato sarà completamente cangiato. Se il proprietario osserva una leggera variazione in uno de' suoi uccelli, e desidera formar una razza con tale carattere, egli l'otterrà in pochissimo tempo col mezzo di una elezione accurata. Siccome ogni parte che ha una volta variato, continua generalmente a variare nella stessa direzione, così è facile, conservando sempre gli individui più marcati, di aumentare la somma delle differenze fino ad un punto prestabilito di perfezione. Questa è appunto l'elezione metodica.
Se il possessore della gabbia, senza avere il progetto di produrre una nuova razza, ammira semplicemente, per esempio, gli uccelli a rostro corto più di quelli a rostro lungo, volendo ridurne il numero, egli ucciderà di preferenza questi ultimi, e non è a dubitarsi che col tempo modificherà sensibilmente la stirpe. È poco probabile che due persone, le quali allevino dei piccioni ed agiscano nello stesso modo, preferiscano esattamente gli stessi caratteri; noi sappiamo invece, ch'esse cercano spesso i caratteri direttamente opposti, e che le due partite finiranno per essere differenti tra di loro.
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