Pagina (1235/1426)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Infatti, durante questo processo, i migliori animali od i più stimati non vengono separati, nè è impedito il loro incrociamento con altri individui della stessa razza; essi sono semplicemente preferiti e conservati; ciò che, a capo d'un certo numero di generazioni, conduce al loro aumento ed al loro miglioramento graduale, di modo che alla fine prevalgono, soppiantando la vecchia forma genitrice.
      Nei nostri animali domestici, la elezione naturale impedisce la produzione delle razze che presentano qualche deviazione nociva di struttura. Nel caso d'animali custoditi da selvaggi o da popoli semicivilizzati, e che in certo grado devono provvedere da se stessi a' loro propri bisogni, la elezione naturale ha probabilmente una parte più importante; perciò questi animali somigliano sovente molto alle specie naturali.
      Siccome non esiste limite al desiderio che ha l'uomo di possedere degli animali e delle piante sempre più utili sotto tutti i rapporti, e siccome l'allevatore cerca sempre, seguendo la moda che va agli estremi, di ottenere dei caratteri viepiù pronunciati; così v'ha nelle razze, sotto l'azione prolungata della elezione metodica ed inconscia, una tendenza costante a differire sempre più dal ceppo paterno, ed a diversificare fra loro sempre più, quando siensi formate parecchie razze, ricercate per differenti qualità. Ciò conduce alla divergenza dei caratteri. Mentre si formano lentamente le sottovarietà e le razze perfezionate, le antiche e meno perfezionate sono trascurate e diminuiscono di numero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876 pagine 1426