Quest'è ciò che noi possiamo concludere dell'alta antichità di certe razze: ma noi dobbiamo essere circospetti intorno a questo punto, poichè una stessa variazione può apparire in maniera indipendente dopo lunghi intervalli, ed in luoghi molto lontani. Noi possiamo inferire che ciò sia accaduto col cane bassotto, che è figurato sugli antichi monumenti egiziani, col porco a zoccolo intero(1974) menzionato da Aristotele, coi polli a cinque dita descritti da Columella, e certamente col noce-pesco.
I cani rappresentati sui monumenti egiziani, circa 2000 anni a. C., ci provano che alcune delle razze principali esistevano già allora, ma è molto dubbioso ch'esse sieno state identiche alle attuali. Un grosso alano scolpito sopra una tomba assira, 640 anni a. C., sembra lo stesso cane di quello che si importa ancora nella stessa località dal Tibeto. Il vero levriero esisteva durante il periodo classico romano. Se noi veniamo ad un periodo più recente, noi vediamo che, quantunque la maggior parte delle razze di piccioni esistessero due o tre secoli addietro, esse non hanno esattamente conservato fino a' dì nostri gli stessi caratteri; ma ciò è avvenuto in certe razze, delle quali non si è desiderato un perfezionamento, come il piccione macchiato, ed il tomboliere di suolo dell'India.
De Candolle(1975) discusse a fondo l'antichità di diverse razze di piante, e constatò che il papavero a grani neri era conosciuto fino dal tempo d'Omero, che il sesamo a semi bianchi lo è dal tempo degli antichi Egiziani, e le mandorle dolci ed amare da quello degli Ebrei; ma non è improbabile che qualcuna di queste varietà abbia potuto perdersi e ricomparire.
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