Un poeta francese. Jacques Savary, che scrisse sui cani nel 1665, conosceva già questo fatto singolare. Il Dr Bowerbank mi ha fatto conoscere questo fatto curioso: Una cagna berbera nera nuda fu a caso la prima volta fecondata da un cane da caccia meticcio di pelo lungo e bruno. Essa partorì cinque cagnetti, di cui tre erano nudi e due avevano pelo corto e bruno. Successivamente si accoppiò con un cane berbero affatto nero e nudo: "il difetto era già impresso nella madre, e la progenie somigliava per metà al cane berbero, e per l'altra metà ai giovani a pelo corto del primo padre". Ho riferito nel testo un caso del cignale; ed un altro egualmente stringente fu pubblicato in Germania, Illustr. Landwirth. Zeitung, 17 novembre 1868, pag. 143. Merita di esser detto che i castaldi nel Brasile (come seppi da Fritz Müller), ed al Capo di Buona Speranza (come udii da due persone degne di fede) sono convinti che le cavalle, che hanno una volta partorito delle mule, se sono poi coperte da uno stallone, hanno forte tendenza a generare dei puledri rigati come il mulo. Il Dr WILCKENS, di Pogarth, riferisce (Jahrbuch Landwirthschaft, II, 1869, p. 325) sopra un caso stringente ed analogo. Un montone merino, avente due piccole pieghe o lembi alla pelle della nuca, coprì nell'inverno tra il 1861 e 1862 parecchie pecore merine, le quali partorirono degli agnelli con pieghe simili alla nuca. Il montone fu ucciso nella primavera del 1862, e dopo la di lui morte le pecore furono coperte da un altro montone merino, e nel 1863 dal montone di Southdown, nessuno dei quali aveva le pieghe alla nuca; nondimeno, anche dopo il 1867, alcune di queste pecore generarono degli agnelli portanti quelle appendici.
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