I, pp. 452, 468) ha un altro modo di vedere, e dice: "Noi abbiamo visto le ragioni le quali c'inducono a pensare, che cioè man mano che si moltiplica una facoltà essenziale e si accresce il numero degli organi che cooperano ad una data funzione, il principio di equilibrio a mezzo dell'elezione naturale si rende sempre meno capace a produrre gli adattamenti speciali; e rimane pienamente capace solo a mantenere il generale adattamento della costituzione alle condizioni". Quest'idea che l'elezione naturale sia sì poco efficace nel modificare gli animali superiori, mi sorprende, poichè vedo che l'elezione dell'uomo conseguì indubbiamente dei grandi effetti sui nostri quadrupedi ed uccelli domestici.
(1856) Il Dr PROSPERO LUCAS non sembra ammettere tale nesso (L'Héréd. Nat., vol. II, pp. 88, 94).
(1857) British Medical Journal, 1862, pag. 433.
(1858) BOUDIN, Géogr. Médicale, vol. I, pag. 406.
(1859) Questo fatto ed i casi successivi, quando non sia detto il contrario, sono tolti da un lavoro interessante del prof. HEUSINGER, in Wochenschrift für Heilkunde, maggio 1846, pag. 227. Il SETTEGAST (Die Thierzucht, 1868, pag. 39) dice che i montoni bianchi o macchiati di bianco soffrono al pari dei maiali, e persino muoiono se mangiano il saraceno; mentre gli individui neri od a lana oscura non ne sono affatto colpiti.
(1860) MOGFORD, in Veterinarian, citato in The Field, 22 gennaio 1861, pag. 545.
(1861) Edinburgh Veterinary Journal, ottobre 1860, pag 347.
(1862) Hist. des Anomalies, 1832, vol.
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