Pagina (7/133)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Certo, la buon'anima dello zio prete non avrebbe potuto seguirlo in ogni suo passo; ma la sua condotta era cosķ dignitosamente prudente, che anche chi conosceva meglio le sue abitudini non iscopriva nulla che gli potesse far sospettare ch'egli non fosse, anche per quel riguardo, quel che pareva. Del resto, egli era una di quelle nature nella loro sensualitą non volgari, le quali non si abbandonano al vizio perché non vi si appagano, e son fatte per non trovare appagamento che in un possesso unico, sicuro ed onesto, non scompagnato dall'affetto: nature, pił che semplicemente sensuali, amorose, che aspettano e cercano, frenandosi senza grande sforzo, fin che non trovino incarnato un certo ideale fisico e morale, che covano in mente; nel quale sono forse pił difficili a contentarsi d'altri uomini pił freddi e pił raffinati, a cui non fa velo il fumo della passione.
     
      Ora egli avea trovato quest'ideale nella maestra Pedani, lombarda, venuta tre mesi prima, sul cominciar di dicembre, ad abitare con la sua collega Zibelli in un quartierino al terzo piano di quella casa, di fronte all'uscio del maestro Fassi, il quale l'aveva tirata lą per assicurarsi meglio la sua cooperazione preziosa al "Nuovo Agone". Quell'alta e robusta giovane di ventisette anni "larga di spalle e stretta di cintura" modellata come una statua, che spirava da tutto il corpo la salute e la forza, e che sarebbe stata bellissima se non avesse avuto un nasino non finito e un'espressione di viso e un'andatura un po' troppo virili, gli aveva fatto, fin dal suo primo apparire, l'effetto d'una persona lungamente desiderata e aspettata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





Pedani Zibelli Fassi Agone