Quegli sorrise, ella insiste. - Glielo dico sul serio. Non c'è di meglio per dilatare il petto. Provi a fare tutti i giorni, appena levato, delle inspirazioni ed espirazioni lunghe e ripetute... in questa maniera.
E le fece, e il segretario ebbe un'ondata di sangue alla testa.
- Ne faccia dieci o venti dapprima, - continuò la maestra, - e n'aggiunga tutti i giorni, se può, una decina. Le assicuro che a capo di due settimane si sentirà molto meglio. È un esercizio di effetto immancabile. Io ne faccio ogni mattina cento e trenta.
Il professore parve persuaso e la ringraziò.
- Faccia la prova, - ripete la Pedani, - e me ne riparlerà. E poi... le impresterò io un libro, che contiene tutti i precetti. A rivederla.
Ciò detto, affrettò il passo. Il segretario sperò d'indovinare un barlume dell'animo di lei dal modo come avrebbe guardato l'uscio di casa sua, passandovi davanti; ma essa passò senza guardar l'uscio. E questo lo sgomentò. Era nondimeno ancora in tempo a raggiungerla sotto il portone, non foss'altro che per interrogarla con gli occhi; ma nell'atto di slanciarsi fuori, si sentí gridare in viso: - Oh dolce segretario!...
- Dio grande! Era 1'Ingegner Ginoni, il quale veniva, come tutti gli anni, a pregare il padron di casa, suo vecchio amico, di scendere quella sera da lui per un piccolo trattamento di famiglia che soleva fare nel giorno natalizio dei suoi gemelli. Anche il secondo colpo era fallito. Non gli restava più che aspettar la sentenza dalla posta.
C'era poca gente, quella sera, in casa Ginoni.
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Pedani Ingegner Ginoni Ginoni
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