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      - Il signor ingegnere scherza, - disse la Pedani, alzando una spalla, - io non rispondo più.
      - Non scherzo, - rispose il Ginoni, continuando a scherzare, - Non s'è anche detto che la ginnastica darà il gambetto alla medicina? Mi par che sia il maestro Fassi che ha scritto che ci son certi esercizi che equivalgono a certe ricette. Bel tipo quel maestro Fassi! È anche lui, credo, che trova delle trasformazioni maravigliose nella musculatura dei suoi alunni dalla mattina del lunedí alla sera del sabato. Per esempio, egli ha un'ideale di società originalissimo: la gente saltellante per le strade, capre e parallele in tutte le piazze, la lotta obbligatoria in tutti gli uffizi, esercizi degli arti superiori nei salotti...
      - Non dica di più, ingegnere, - disse la Pedani,- perchè mi rincresce davvero di sentire un uomo come lei mettere in ridicolo una cosa tanto seria. Come si fa a scherzare sulla ginnastica mentre abbiamo, su trecentomila iscritti alla leva, ottantamila riformati per inattitudine fisica! Mentre abbiamo i ginnasi pieni di giovanetti scoloriti, che hanno petti e braccia di bambini, e su dieci ragazze della miglior società non se ne trovan due senza qualche difetto di costituzione!... Oh! è un triste scherzo!
      - Domando perdono, - rispose 1'ingegnere - Io non combatto la ginnastica... ginnastica. Io l'ho con questa nuova ginnastica scientifico-letterario-apostolico-teatrale, che hanno inventata per dar delle feste e degli spettacoli, per fabbricare dei grandi uomini e moltiplicare i congressi, e per menare la lingua e la penna mille volte più che non le braccia e le gambe.


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Amore e ginnastica
di Edmondo De Amicis
pagine 133

   





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