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      E se, fatto quest'ultimo sforzo, rimarrete fermi nelle prime idee, palesatele e lottate per esse a viso aperto, perchè nella grande battaglia sarete più rispettati e più utili come nemici appassionati che come scettici spettatori; e non scendete mai nello sciame innumerevole dei farisei, che strisciano chi è in alto per ambizione e adulano chi è in basso per paura, che commiserando con finto affetto la plebe che disprezzano, con una mano si picchiano il petto e con l'altra nascondon la borsa, per chiederle poi dei voti con tutte e due.
      A quelli di voi, finalmente, il cui cuore è già vinto e batte col mio, io mando il saluto del compagno e il bacio del fratello, e dico: - Perseverate, o prediletti, anche nel campo più faticoso, nella parte rigidamente economica di questi studi, perchè il periodo idillico del socialismo è chiuso da un pezzo, perchè esso è giunto a tal grado di maturità, che non basta più il portargli il semplice contributo della passione: dovere di tutti ora è di tradurre i sentimenti in idee, di rispondere ad ogni lamento del popolo con una ricerca alacre e paziente dell'intelletto. E andate innanzi senza alcun fine, senza attender nè sperar alcuna gratitudine, non cercando il premio che nella soddisfazione altissima di operare secondo coscienza, di non aver più bisogno di mentire, nè di soffocar la voce dell'anima, nè di mascherar l'egoismo; il che vi riuscirà assai più facile che non pensiate, perchè la grande quistione sociale, la quale tocca tutte le scienze come l'oceano bacia tutte le terre, ha pure questo di benefico, che schiaccia col peso della sua grandezza, che offusca con la forza del suo splendore ogni meschina vanità, ogni basso interesse di colui che le si consacra.


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La quistione sociale
di Edmondo De Amicis
Istituto Editoriale Italiano Milano
1917 pagine 65