Abbia dunque lunga vita, il vostro Circolo. E non sia soltanto il luogo dove le buone amicizie si cementino; sia anche quello dove, vinti dalla forza della cordialità altrui, i nemici si riconcilino, dove le gelosie dell'ingegno si spuntino, dove le opinioni dei partiti avversi si ricambino l'omaggio della cortesia; in modo che possiate dire: - Emuli negli studi, concorrenti nella vita, sciolti da ogni vincolo nella politica; ma qui - siamo fratelli.
Questo è il mio augurio al vostro Circolo. A voi, avanguardia intellettuale della vostra generazione, a quelli che nella battaglia della vita vinceranno, a quelli che cadranno, a quelli che, crivellati di ferite, dureranno a combattere fino all'estremo, a voi tutti, sangue nuovo e generoso della patria, figliuoli prediletti del nostro pensiero e speranze sacre del nostro cuore, salute, fortuna, gloria!
BONTA E LAVORO.
(Per una distribuzionedi premii).
Quanto vi potrei dire di più opportuno, di più degno ve lo dicono ogni giorno le vostre, insegnanti, e son assai maggiore autorità che non possa esser la mia; perchè esse vi esortano al lavoro e ve ne dànno le prime l'esempio; vi raccomandano la bontà e vi dimostrano con gli atti che cosa sia l'esser buone; vi dicono: - Studiate, educatevi per le famiglie e per la patria - e alla patria, alle famiglie rendono con l'opera loro un servigio che soverchia ogni ricompensa e ogni gratitudine.
A me non resta che rallegrarmi con voi per il premio che avete meritato e che abbiamo avuto la gioia di porgervi.
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Circolo Circolo
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