Nuestra Seņora del Pilar non č mai stata sola. Nel piedistallo della statua, a furia di baci, s'č fatto un incavo nel quale puō entrar la mia testa. Neanco gli Arabi non ebbero il coraggio di proibire il culto di Nuestra Seņora: la cappella di San Giacomo fu sempre rispettata. Č caduto molte volte il fulmine nella chiesa, accanto al santuario, e anche dentro, in mezzo alla gente affollata: ebbene, neghino le anime dannate la protezione della Madonna: non č mai sta-to col-pi-to nes-su-no! E le bombe dei Francesi? Ne hanno ben bruciati e rovinati degli edifizi; ma a cadere sulla chiesa di Nuestra Seņora gli era come se cadessero sulle rocce della Serra Morena. E ai[50] Francesi che fecero man bassa in ogni parte, gli č bastato il fegato di toccare i tesori di Nuestra Seņora? Un solo generale si permise di prendere un gingillo per fare un regalo a sua moglie, offerendo in compenso alla Vergine un ricco donativo; ma sa che cosa gli č seguito? Alla prima battaglia una palla di cannone gli portō via una gamba. Non c'č barba di generale o di re che ne abbia mai imposto a Nuestra Seņora. E poi č scritto lassų che questa chiesa durerā fino alla fine del mondo...." E tirō innanzi su questo tenore, fin che un prete da un angolo buio della sagrestia gli fece un cenno misterioso, e allora mi salutō e disparve.
All'uscir dalla chiesa, colla mente tutta occupata dall'immagine del solenne santuario, incontrai una lunga fila di carri carnevaleschi, preceduti da una banda musicale, accompagnati dalla folla e seguėti da un gran numero di carrozze, che andavano verso il Coso.
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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze 1873
pagine 422 |
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