Il Sagasta si appoggia agli unionisti, lo Zorilla si appoggia sui repubblicani, il Serrano sarebbe disposto ad appoggiarsi sui moderati; i moderati, all'occasione, farebbero lega cogli assolutisti, i quali, intanto, danno la mano ai repubblicani, che si uniscono con una parte dei radicali, per mandare in[78] aria il ministero Sagasta, troppo conservatore per i progressisti democratici, troppo liberale per gli unionisti, che hanno paura dei federali; mentre i federali non ripongono alla loro volta una gran fiducia nei radicali, sempre tentennanti fra i democratici e i sagastini. S'è fatto un'idea chiara?"
Chiara come l'ambra!
risposi raccapricciando.
Del viaggio da Miranda a Burgos mi ricordo come d'una pagina d'un libro leggiucchiata a letto, quando gli occhi cominciano a chiudersi e la fiammella della candela a languire: cascavo di sonno. Un vicino mi scoteva di tratto in tratto perchè guardassi fuori: era una notte serena, splendeva un bellissimo lume di luna; ogni volta che m'affacciai al finestrino, vidi dalle due parti della strada roccie enormi, di fantastiche forme, vicine tanto che pareva dovessero precipitare sul treno, bianche come marmo, e così ben rischiarate, che se ne sarebbero potute contare tutte le punte, tutti gl'incavi, tutte le gobbe, come alla luce del sole. "Siamo a Pancorbo," mi diceva il vicino, "guardi su quell'altura: là era un terribile castello che i Francesi distrussero nel 1813. Siamo a Briviesca: guardi; qui Giovanni I di Castiglia radunò gli Stati generali, che accordarono il titolo di principe delle Asturie all'erede della Corona.
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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze 1873
pagine 422 |
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