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      Di lā si abbraccia collo sguardo un vasto tratto della deserta campagna di Madrid e le montagne nevose del Guadarrama. Ma il Prado č il passeggio pių famoso, non il pių bello nč il pių vasto della cittā. Sul prolungamento del Salone, al di lā della fontana di Cibele, si stende per quasi due miglia il passeggio di Recoletos, fiancheggiato a destra dal vasto e ridente borgo di Salamanca, il borgo dei ricchi, dei deputati e dei poeti; a sinistra da una lunghissima catena di palazzine, di villette, di teatri, di edifizi nuovi coloriti di vivi colori. Non č un passeggio solo, son dieci, l'uno accanto all'altro, e l'un pių bello dell'altro; strade per le carrozze, strade pei cavalli, viali per la gente che cerca la folla, viali pei solitarii, divisi da sterminate siepi di mortella, fiancheggiati, interrotti da giardini e da boschetti, nei quali sorgon statue e fontane, e s'intersecano sentierini misteriosi. I giorni di festa vi si gode uno spettacolo incantevole: da un capo all'altro dei viali, son due processioni opposte di gente, di carrozze, di cavalli; nel[135] Prado si puō appena camminare; i giardini sono affollati di migliaia di ragazzi; suonan le musiche dei teatri diurni; in ogni parte si sente un mormorío di fontane, un fruscío di vesti, un gridío di bambini, uno scalpitío di cavalli; non v'č solo il movimento, e la gaiezza d'una passeggiata; v'č il lusso, lo strepito, il turbinío, l'allegrezza febbrile d'una festa. La cittā, in quell'ore, č deserta. Sull'imbrunire, tutta quell'immensa folla si riversa nella gran strada Alcalā, e allora dalla fontana di Cibele fino alla Puerta del Sol non si vede che un mare di teste, solcate da una fila di carrozze a perdita d'occhio.


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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze
1873 pagine 422

   





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