Pagina (127/422)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Da un altro lato, corone votive, croci e monili di principi goti. In un altro scompartimento, gli oggetti tolti agli Indiani di Mariveles, ai Mori di Cagayan e del Mindanao, ai selvaggi delle più remote isole dell'Oceania: collane di guscio di lumaca, pipe di lattone, idoli di legno, flauti di canna, ornamenti fatti di zampe d'insetti, schiavine di foglie di palma, foglie scritturate che servivan di salvacondotto, freccie avvelenate, scuri da carnefici
      . E poi da qualunque parte uno si volga, selle di re, cotte d'arme, colubrine, tamburi storici, ciarpe, iscrizioni, memorie ed immagini di tutti i tempi e di tutti i paesi, dalla calata dei Goti alla battaglia di Tetuan, dal Messico alla China; un emporio di tesori e di capolavori da cui uno si allontana, commosso, stordito e sfinito, per ritornar poi a sè come da un sogno, colla memoria stracca e confusa.[144]Se un giorno un grande poeta italiano vorrà cantare la scoperta del nuovo mondo, in nessun luogo potrà attingere più possenti ispirazioni che nel Museo navale di Madrid, perchè in nessun luogo si sente più profondamente l'aura vergine dell'America selvaggia, e la presenza arcana di Colombo. V'è una sala chiamata Gabinetto degli Scopritori: il poeta, entrandovi, se ha davvero anima di poeta, si scoprirà il capo con venerazione. In qualunque punto della sala cada lo sguardo, si vede un'immagine che fa battere il cuore: non si è più in Europa, nè in questo secolo; si è nell'America del secolo decimoquinto, si respira quell'aria, si vedon quei luoghi, si sente quella vita.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze
1873 pagine 422

   





Indiani Mariveles Mori Cagayan Mindanao Oceania Goti Tetuan Messico China Museo Madrid America Colombo Gabinetto Scopritori Europa America