Pių d'una volta, guardandola, mi sentii scorrer le lagrime gių per le guancie. Dinanzi a quel quadro, il mio cuore s'ingentiliva, il mio intelletto si sollevava ad un'altezza di pensieri cui non era mai arrivato. Non era l'entusiasmo della fede; era un desiderio, un'aspirazione immensa alla fede, una speranza che mi faceva intravvedere una vita pių nobile, pių feconda, pių bella di quella che avevo condotto fino allora; un sentimento nuovo della preghiera, un bisogno d'amare, di far del bene, di soffrire per gli altri, di espiare, di nobilitar la mia mente e il mio cuore. Non son mai stato tanto vicino alla fede come in quei momenti; non son mai stato cosė buono e cosė affettuoso; e credo che sul mio volto non abbia mai brillato pių splendidamente la mia anima. La Vergine dei dolori,[157] Sant'Anna che insegna a leggere alla Vergine, Cristo crocifisso, l'Annunziazione, l'Adorazione dei pastori, la Sacra famiglia, la Vergine del Rosario, Il bambino Gesų son tutti quadri mirabili e belli d'una luce queta e soave, che va all'anima. Bisogna vedere la domenica i fanciulli, le ragazze, le donne del popolo dinanzi a quelle immagini; vedere come i loro volti s'illuminano, e sentire che dolci parole escon dalle loro labbra. Il Murillo, per loro, č un santo; ne pronunziano il nome con un sorriso, come per dire:-Č nostro!-e pronunziandolo, vi guardano come per imporvi un atto di reverenza. Gli artisti non ne portan tutti lo stesso giudizio; ma l'amano anche essi sopra ogni altro, e non riescono a sceverare l'ammirazione dall'amore.
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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze 1873
pagine 422 |
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