Era una ragazza sui vent'anni, alta, diritta come una palma, bruna, con due grand'occhi pieni di dolcezza, luccicanti ed umidi che pareva avessero versato allora allora una lagrima; e una nerissima capigliatura ondulata, con una rosa fra le treccie. Pareva una delle vergini arabe della tribù degli Usras, che facevano morir d'amore.
Cominciò la conversazione ella stessa.
Usted es extranjero, me parece?
Sì.
Frances?
Italiano.
Italiano? Paisano del Rey?
[314]Sì.
Le conoce Usted?
Di vista.
Dicenque es un buen mozo.
(bel giovanotto).
Io non risposi, essa si mise a ridere; e mi domandò:-Que mira Usted?-e continuando a ridere, nascose il piede, che, sedendo, aveva messo bene innanzi, perchè lo vedessi. Oh! non v'è donna in quei paesi, che non sappia che i piedini andalusi sono famosi nel mondo.
Colsi l'occasione, tirai il discorso sulla fama delle donne d'Andalusia, e le espressi la mia ammirazione colle parole più calde del mio dizionario. Mi lasciò dire, guardando con molta attenzione dentro una fessura della tavola, poi rialzò il viso e mi domandò:
Y en Italia, como son las mujeres?
Oh! belle, anche in Italia.
Pero.... seran frias!
(fredde).
Oh no, davvero!
m'affrettai a rispondere; "ma lei sa... in ogni paese le donne hanno un non so che di diverso da quelle di tutti gli altri paesi; e fra tutti i non so che, quello delle Andaluse, per un povero viaggiatore che non ha ancora i capelli bianchi, è forse il più pericoloso di tutti; e c'è una parola per dire quello che penso; se non se la ricordasse, glie la direi; le direi: Señorita, Usted es la Andalusa mas.
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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze 1873
pagine 422 |
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