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      Cadice è la città più bianca del mondo; e non gioverebbe oppormi che non vidi tutte le città, perchè ho per me la buona ragione, che una città più bianca d'una che è superlativamente e completamente bianca non ci può essere. Cordova e Siviglia non han nulla che fare con Cadice; quelle son bianche come la carta, Cadice è bianca come il latte. Per darne una idea, non ci sarebbe di meglio che scrivere mille volte di seguito la parola "bianca" con una matita bianca su carta azzurra e notare in margine:-Impressioni[380] di Cadice-Cadice è uno dei più stravaganti e graziosi capricci umani. Non son bianchi soltanto i muri esterni delle case: son bianche le scale, bianchi i cortili, bianche le pareti delle botteghe, bianchi i muricciuoli, bianchi i pilastri, bianchi gli angoli più riposti e più oscuri delle case più povere, delle strade più appartate; bianco ogni cosa dai tetti alle cantine, per tutto dove può entrare la punta di un pennello, persino i fori, persino le screpolature, persino i nidi degli uccelli. In ogni casa è un deposito di calce e di bianco, e ogni volta che l'occhio scrutatore degli inquilini scopre una macchietta, si dà di piglio al pennello e si copre. I servitori non sono ricevuti dalle famiglie se non sanno fare l'imbianchino. Uno scarabocchio di carbone sur un muro è uno scandalo, un attentato contro la quiete pubblica, un atto di vandalismo. Potete girar tutta la città, guardar dietro a tutte le porte, ficcare il naso in tutti i bugigattoli, e non troverete che bianco e sempre bianco ed eternamente bianco.


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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze
1873 pagine 422

   





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