Tutto è sereno, bello e magnifico, e io mi sento nella mente una inesplicabile e dolcissima confusione di grandi idee, che se potessero esser tradotte in parole, mi pare che riuscirebbero in una gioiosa preghiera cominciata e chiusa col tuo nome.....
Il bastimento si fermò nel golfo di Algesira: tutta la compagnia dei cantanti scese in una gran barca venuta di Gibilterra, e s'allontanò agitando ventagli e fazzoletti in atto di saluto. Quando il bastimento ripartì, imbruniva. Allora potei misurar per ogni verso collo sguardo la mole enorme dello scoglio di Gibilterra. Da principio mi pareva che in pochi minuti ce lo saremmo lasciato alle spalle; ma furon ore. Via via che ci avvicinavamo, ingigantiva, e ogni momento presentava un nuovo aspetto; ora il profilo d'un mostro smisurato, ora l'immagine d'una scala immensa, ora la forma d'un castello fantastico, ora un ammasso informe come d'un mostruoso aereolito caduto da un mondo spezzato in[388] una battaglia di mondi; e presentava via via dietro una punta alta come una piramide egizia, un rigonfiamento grande come una montagna, e scoscendimenti e rupi a picco e curve lunghissime che si perdevan nel piano. Era notte; lo scoglio disegnava i suoi foschi contorni così netti e recisi sul cielo rischiarato dalla luna, come un ritaglio di carta nera sur una lastra di vetro. Si vedevan le finestre illuminate delle caserme inglesi, i casotti delle sentinelle sulla sommità delle bricche aeree, e qualche incerto contorno d'albero che appariva appena come cespo d'erba sulle rupi più vicine.
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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze 1873
pagine 422 |
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Algesira Gibilterra Gibilterra
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