Il sacrestano accese una fiaccola e accennandomi una specie di botola, situata in dirittura della corsia che separa i due mausolei, mi pregò di alzare il coperchio per scendere nel sotterraneo. Il cicerone m'aiutò, scoprimmo la botola, il sacrestano scese, e io gli tenni dietro giù per una scaletta angusta fino a una piccola stanza sotterranea, nella quale eran cinque casse di piombo, cerchiate di ferro, ciascuna segnata di due iniziali sormontate da una corona. Il sacrestano abbassò la fiaccola, e toccandole con una mano, l'una dopo l'altra, tutte e cinque, mi disse con voce lenta e solenne:
Qui riposa la gran regina Isabella la Cattolica.
Qui riposa il gran re Ferdinando V.
Qui riposa il re Filippo I.
Qui riposa la regina Giovanna la pazza.
[448]Qui riposa donna Maria, sua figliuola, morta nell'età di nove anni.
Dio li abbia tutti nella sua santa pace!
E piantato la fiaccola in terra, incrociò le braccia e chiuse gli occhi, come per darmi agio di fare le mie meditazioni.
Ci sarebbe da aggobbire a tavolino, chi volesse descrivere tutti i monumenti religiosi di Granata: la stupenda Certosa, il Monte-Sacro che racchiude le grotte dei martiri, la chiesa di San Geronimo dove è sepolto il gran capitano Consalvo di Cordova, il convento di Santo Domingo fondato dall'Inquisitore Torquemada, quello dell'Angelo che contiene pitture del Cano e del Murillo, ed altri molti; ma io suppongo che chi legge sia già assai più stanco di me, e però gli faccio grazia di un monte di descrizioni che probabilmente non gli darebbero che una idea assai confusa delle cose.
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Spagna
di Edmondo De Amicis
Barbera Firenze 1873
pagine 422 |
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Isabella Cattolica Ferdinando V Filippo I Giovanna Maria Granata Certosa Monte-Sacro San Geronimo Consalvo Cordova Santo Domingo Inquisitore Torquemada Angelo Cano Murillo
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