La resistenza alle nuove idee si riduce sempre più dal campo delle coscienze in quello degli interessi; per il che può ben essere ancora risoluta e tenace e terribile; ma non ha più per sè le grandi e belle passioni, davanti alle quali la furia degli avversari dubita qualche volta e s'allenta. Ond'è che gli assalitori che andavano ieri col passo di marcia, vanno oggi col passo di carica, e andranno di corsa domani. E non è da credere che gli impediscano gran fatto i dissensi e le divisioni che turbano le loro file. Come, - secondo il detto di un di loro, - tutte le teorie e concezioni diverse del socialismo, dal socialismo di stato del professore tedesco al comunismo pastorale del romanziere russo, viste dall
'alto, non appaiono in antagonia fra di loro, ma si mostrano come i piani graduali di un vastissimo panorama, o meglio come le forme successive, le attuazioni o i tentativi di attuazione a mano a mano più larghi e compiuti d'una stessa idea; così nell'ordine dell'azione, fautori del collettivismo, apostoli della società senza Stato, ministri socialisti della chiesa cattolica e delle chiese protestanti, benchè proponendo riforme diverse e arrestandosi a diverse mete, poichè son tutti quasi concordi, e quasi violenti del pari nella critica del presente, concorrono tutti, volenti o no, ad uno stesso effetto finale, tutti apparecchiano e spingon le moltitudini alla grande evoluzione, tutti, o levino in alto il libro del Marx o la Bibbia, o la fiaccola, tutti lavorano ad allargare e ad accelerare un moto, di cui non si riscontra l'eguale - per dirla con le parole del più autorevole giornale dell'Inghilterra - se non risalendo ai primi tempi del Cristianesimo o a quelli dello sconvolgimento dello impero romano.
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Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano 1911
pagine 248 |
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