Ho compreso che questa grande Associazione, la quale non ha carattere politico, ed è composta di operai d'opinioni e di tendenze diverse, intendeva di esprimere il suo consenso, in questo giorno, a quel che v'è di comune nelle aspirazioni di tutti i lavoratori, a qualunque partito appartengano; e che perciò, nel commemorare qui il 1.º Maggio, - pure dichiarando e spiegando la mia ferma fede socialista, condizione sottintesa della mia accettazione, - avrei dovuto, non solo non offendere in alcun modo gli uditori d'opinione contraria, ma mantener l'animo a un'altezza, così serena, esporre il mio pensiero con parola così cauta e pacata, da render accetto il mio modesto discorso anche a coloro che avessero giudicato inopportuno l'invito di cui ero onorato.
Parlare serenamente! Non mi costerà alcuno sforzo, lo potete credere. Come si può aver l'animo inclinato alla violenza e al rancore in un giorno di festa? Tale, infatti, è oramai il 1.º Maggio. Festa singolare, non di meno, che desta tanti pensieri, tanti sentimenti diversi ed opposti! Pochi anni sono, prima che il Congresso internazionale dei lavoratori, tenutosi a Parigi nell'89, accettando la deliberazione già presa dalla "Federazione americana del lavoro" nel Congresso di San Luigi, fissasse alla data del 1.º Maggio la grande manifestazione per la giornata d'otto ore, ognuno, svegliandosi in questo giorno, rivolgeva la mente, come sempre, ai propri affari quotidiani: era questo un giorno come gli altri per tutti. Ora, non v'è più cittadino di paese civile, a qualunque classe o condizione sociale appartenga, il quale, aprendo gli occhi la mattina del 1.º Maggio, non volga i suoi pensieri sul nuovo significato che questa data ha assunto nel mondo.
| |
Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano 1911
pagine 248 |
|
|
Associazione Congresso Parigi Congresso San Luigi
|