- E ditegli ancora che il buon Dio non può amare il credente che, in mezzo a tanti bisogni e conflitti umani, incrocia le mani oziose, fissando gli occhi nel cielo per non vedere la terra; ditegli ch'Egli dice a costui: Disgiungi quelle mani inerti: stendine una a soccorrere gli oppressi ed arma l'altra per combattere chi opprime; il grido di giubilo dei consolati e dei redenti è la miglior preghiera che possa far salire a me l'anima tua.
Ci si può dire: - Codesta è la vostra difesa, e noi sospettiamo che sia piena di concessioni e di cautele. Ciò che vorremmo conoscere è quello che voi dite nella vostra propaganda individuale, e che forse non ripetete a noi, in un giorno come questo. - Ebbene, e noi vi chiamiamo ad analizzare il sottile veleno che distilliamo nella propaganda d'ogni giorno, e non quello soltanto che riserbiamo al lavoratore, ma anche quello che tentiamo di versare nell'animo di gente d'ogni classe, d'ogni età e d'ogni stato sociale; poichè non ci rivolgiamo soltanto ai più facili a conquistarsi per insufficienza di cultura o per predisposizioni di interessi individuali; ma anche a quelli che son più difficili e per ragioni di cultura e per ragioni d'interesse.
Noi diciamo al lavoratore: - Bada: a questo grande movimento sociale che si svolge in tuo favore non basta che tu assista con animo favorevole; tu lo devi aiutare. Il primo impulso alla redenzione del lavoro deve venire da te. Se vuoi che il mondo ti saluti devi portar alta la fronte; ma per portar alta la fronte bisogna levar l'animo in alto.
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Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano 1911
pagine 248 |
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Dio Disgiungi
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