Non è che una breve tregua. L'Uruguay è in guerra col Rosas, dittatore dell'Argentina. Stretta dal pericolo, la repubblica ricorre a lui, già famoso, che accetta il comando d'una flottiglia e s'accinge a un'impresa disperata. Salpa da Montevideo, sfugge alle batterie di Martin Garcia, sguiscia fra le navi fulminanti della squadra argentina, passa sotto una tempesta di fuoco a la Boyada, a las Concas, a Cerrito, e proseguendo per Corrientes, assalito da forze superiori a Nueva Cava, dopo una resistenza eroica di tre giorni e tre notti, si salva coi suoi, incendiando le navi. Incalzato dalle truppe del Rosas, a cui scampa combattendo, ritorna a Montevideo assediata, sostiene la difesa guidando a sortite temerarie la legione italiana, salva l'esercito difensore da una ritirata disastrosa, e assunto il comando d'una nuova flottiglia e risalito con questa e con parte della legione l'Uruguay, batte il general Lavalleja all'Eridero, s'avanza sul fiume fino a Salto, e si spinge per terra fino a Tapevi, dove vince la terribile battaglia di Sant'Antonio, per cui è proclamato benemerito della repubblica. E prosegue la lotta intorno a Salto, per terra e per acqua, finchè, richiamato dal Governo che gli affida nuove navi e nuove truppe, risale da capo il fiume fino a las Vacas, vince ancora una volta le schiere riunite dei luogotenenti del Gomez, e ritorna finalmente nella capitale della repubblica, dove la sua splendida campagna americana, di cui ogni vittoria ha fatto palpitare l'Italia, si chiude dopo dieci anni al giungere delle prime notizie dei moti del quarantotto, che lo richiamano alla patria.
| |
Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano 1911
pagine 248 |
|
|
Uruguay Rosas Argentina Montevideo Martin Garcia Boyada Concas Cerrito Corrientes Nueva Cava Rosas Montevideo Uruguay Lavalleja Eridero Salto Tapevi Sant'Antonio Salto Governo Vacas Gomez Italia
|