- Ah! no.... no.... è inutile.... glielo hanno già detto....
E un altro scoppio di pianto.
- L'avranno voluto loro, - esce a dire il calzolaio, - e se lo son meritati.
- Che cosa? - domanda sdegnosamente la donna, sollevando il viso bagnato di lacrime.
- "Ah! credete che nun se sappia er perchè? Ci avemo er nostro giuramento (giungendo le mani e modulando la voce); no se pole, ci avemo er nostro giuramento de mantenecce fedeli ar Papa"!
- Non è vero!
- Andiamo via, chè "so" i soliti mezzi "de" cercar gl'impieghi....
- "Eh, stateve zitto", - gli ribatte il barbiere, - "nun me" state a far tanto l'italiano "co' sta" povera donna, che tanto ve se vede sotto la coda!
- A chi?
- A voi!
- Ve do questa scarpa sulla faccia!
- Finitela, via.
- E io "ve faccio attastà sto" rasoio.
- Fuori di casa tutti quanti!
- Ma dica lei che è emigrato....
- Non sono emigrato.
- Senta lei che è giornalista....
- Non sono giornalista; lasciatemi stare, uscite subito tutti di qui, sono stanco dei vostri piati, andate a gridar in piazza e non mi seccate più in casa mia!
Ciò dicendo li spingo l'un dopo l'altro verso l'uscio, ed escono vociando tutti insieme fin giù per le scale.
- "Er regno de preti è finito"! - Non è la maniera "de" metter la gente in mala vista dei forestieri! - Non è vero.... il giuramento.... si resta senza pane.... - È finito! - Ci rivedremo! - Giù le code! - Non è vero!
- Andate! Andate, che il diavolo vi porti!
E chiusa in furia la porta mi gettai sul seggiolone esclamando: - Pace! Pace,
/# O esacerbati spiriti fraterni!
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Speranze e glorie
Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma
di Edmondo De Amicis
F.lli Treves Editore Milano 1911
pagine 248 |
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Papa
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