Pensa che è un orrore che in mezzo a tanti palazzi, per le vie dove passan carrozze e bambini vestiti di velluto, ci siano delle donne, dei bimbi che non hanno da mangiare. Non aver da mangiare, Dio mio! Dei ragazzi come te, buoni come te, intelligenti come te, che in mezzo a una grande città non han da mangiare, come belve perdute in un deserto! Oh mai più, Enrico, non passare mai più davanti a una madre che méndica senza metterle un soldo nella mano!
TUA MADRE
DICEMBRE
Il trafficante
1, giovedì
Mio padre vuole che ogni giorno di vacanza io mi faccia venire a casa uno de' miei compagni, o che vada a trovarlo, per farmi a poco a poco amico di tutti. Domenica andrò a passeggiare con Votini, quello ben vestito, che si liscia sempre, e che ha tanta invidia di Derossi. Oggi intanto è venuto a casa Garoffi, quello lungo e magro, col naso a becco di civetta e gli occhi piccoli e furbi, che par che frughino per tutto. È figliuolo d'un droghiere. È un bell'originale. Egli conta sempre i soldi che ha in tasca, conta sulle dita lesto lesto, e fa qualunque moltiplicazione senza tavola pitagorica. E rammucchia, ha già un libretto della Cassa scolastica di risparmio. Sfido, non spende mai un soldo, e se gli casca un centesimo sotto i banchi, è capace di cercarlo per una settimana. Fa come le gazze, dice Derossi. Tutto quello che trova, penne logore, francobolli usati, spilli, colaticci di candele, tutto raccatta. Son già più di due anni che raccoglie francobolli, e n'ha già delle centinaia d'ogni paese, in un grande album, che venderà poi al libraio, quando sarà tutto pieno.
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Cuore
di Edmondo De Amicis
pagine 303 |
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