- Ha dato una supplica al re, - disse uno pių forte.
- No, - rispose Coretti, voltandosi bruscamente; - non gli ho dato nessuna supplica, io. Un'altra cosa gli darei, se me la domandasse...
Tutti lo guardarono.
Ed egli disse semplicemente: - Il mio sangue.
L'asilo infantile
4, martedė
Mia madre, come m'aveva promesso, mi condusse ieri dopo colazione all'asilo infantile di Corso Valdocco, per raccomandare alla direttrice una sorella piccola di Precossi. Io non avevo mai visto un asilo. Quanto mi divertirono! Duecento c'erano tra bimbi e bimbe, cosė piccoli, che i nostri della prima inferiore sono uomini appetto a quelli. Arrivammo appunto che entravano in fila nel refettorio, dove erano due tavole lunghissime con tante buche rotonde, e in ogni buca una scodella nera, piena di riso e fagioli, e un cucchiaio di stagno accanto. Entrando alcuni piantavano un melo, e restavan lė sul pavimento, fin che accorrevan le maestre a tirarli su. Molti si fermavano davanti a una scodella, credendo che fosse quello il loro posto, e ingollavano subito una cucchiaiata, quando arrivava una maestra e diceva: - Avanti! - e quelli avanti tre o quattro passi e gių un'altra cucchiaiata, e avanti ancora, fin che arrivavano al proprio posto, dopo aver beccato a scrocco una mezza minestrina. Finalmente, a furia di spingere, di gridare: - Sbrigatevi! Sbrigatevi! - li misero in ordine tutti, e cominciarono la preghiera. Ma tutti quelli delle file di dentro, i quali per pregare dovevan voltar la schiena alla scodella, torcevano il capo indietro per tenerla d'occhio, che nessuno ci pescasse, e poi pregavano cosė, con le mani giunte e con gli occhi al cielo, ma col cuore alla pappa.
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Cuore
di Edmondo De Amicis
pagine 303 |
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Coretti Corso Valdocco Precossi
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