Vedi: gli uomini delle classi superiori sono gli ufficiali, e gli operai sono i soldati del lavoro, ma così nella società come nell'esercito, non solo il soldato non è men nobile dell'ufficiale, perché la nobiltà sta nel lavoro e non nel guadagno, nel valore e non nel grado, ma se c'è una superiorità di merito è dalla parte del soldato, dell'operaio, i quali ricavan dall'opera propria minor profitto. Ama dunque, rispetta sopra tutti, fra i tuoi compagni, i figliuoli dei soldati del lavoro; onora in essi le fatiche e i sacrifici dei loro parenti; disprezza le differenze di fortuna e di classe, sulle quali i vili soltanto regolano i sentimenti e la cortesia; pensa che uscì quasi tutto dalle vene dei lavoratori delle officine e dei campi il sangue benedetto che ci ha redento la patria, ama Garrone, ama Precossi, ama Coretti, ama il tuo "muratorino" che nei loro petti di piccoli operai chiudono dei cuori di principi, e giura a te medesimo che nessun cangiamento di fortuna potrà mai strappare queste sante amicizie infantili dall'anima tua. Giura che se fra quarant'anni; passando in una stazione di strada ferrata, riconoscerai nei panni d'un macchinista il tuo vecchio Garrone col viso nero... ah, non m'occorre che tu lo giuri: son sicuro che salterai sulla macchina e che gli getterai le braccia al collo, fossi anche Senatore del Regno.
TUO PADRELa madre di Garrone
29, sabatoTornato alla scuola, subito una triste notizia. Da vari giorni Garrone non veniva più perché sua madre era malata grave.
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Cuore
di Edmondo De Amicis
pagine 303 |
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