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      - Oggi vi potete pigliar con voi la vostra figliuola, - disse la maestra.
      - Se me la piglio! - rispose il giardiniere. - Me la conduco a Condove e la riporto domani mattina. Si figuri un po' se non me la piglio! - La figliuola scappò a vestirsi. - Dopo tre anni che non la vedo! - riprese il giardiniere. - Ora che parla! A Condove subito me la porto. Ma prima voglio far un giro per Torino con la mia mutina a braccetto, che tutti la vedano, e condurla dalle mie quattro conoscenze, che la sentano! Ah! la bella giornata! Questa si chiama una consolazione.! Qua il braccio a tuo padre, Gigia mia! - La ragazza, ch'era tornata con una mantellina e una cuffietta, gli diede il braccio.
      - E grazie a tutti! - disse il padre di sull'uscio. - Grazie a tutti con tutta l'anima mia! Tornerò ancora una volta a ringraziar tutti!
      Rimase un momento sopra pensiero, poi si staccò bruscamente dalla ragazza, tornò indietro frugandosi con una mano nella sottoveste, e gridò come un furioso: - Ebbene, sono un povero diavolo, ma ecco qui, lascio venti lire per l'istituto, un marengo d'oro bell'e nuovo.
      E dando un gran colpo sul tavolino, vi lasciò il marengo.
      - No, no, brav'uomo, - disse la maestra commossa. - Ripigliatevi il vostro denaro. Io non lo posso accettare. Ripigliatevelo. Non tocca a me. Verrete quando ci sarà il Direttore. Ma non accetterà nemmeno lui, statene sicuro. Avete faticato troppo per guadagnarveli, pover'uomo. Vi saremo tutti grati lo stesso.
      - No, io lo lascio, - rispose il giardiniere, intestato; - e poi.


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Cuore
di Edmondo De Amicis
pagine 303

   





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