Pagina (30/117)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .... E stimo ch'egli sia per portarsene, quando egli si partirà, il cuore di tutta la città seco7. - E così fu.
      Reduce a Napoli, contro lui e contro il Vermiglio si adoperarono li zelanti, nella corte del vicerè e a Roma instancabili. Tra i quali spiccava ardentissimo Gaetano da Tiene, che nel 1539 sull'apostasia dell'Ochino non serbava più dubbio. Egli n'andava pesando e notando ogni parola, avvisando di tutto il Caraffa già cardinale. Questi ne scriveva all'Ochino, ma inutilmente8.
      Nel 1540 in Napoli era veramente costituita una chiesa evangelica, che teneva le sue regolari conferenze, comunicava talvolta con la Svizzera e con la Germania, ed aveva estese relazioni con le provincie. Basti dire sugli asserti della inquisizione medesima che circa tre mila maestri di scuola appartenevano ad essa. Alcune sue idee religiose erano già popolari; e notano con istupore i cronisti che uditasi per Mercato poveri artigiani di nessune lettere parlare e discutere di san Paolo e della fede9. Non erano pochi gli adepti nell'alto clero, e tanto illustri che avendoli nel 1552 scoperti il governo di Filippo II non osò insevire contro di loro. Tra cui il vescovo d'Isola, Onorato Fascitelli, elegante poeta; i vescovi di Cajazzo, di Civita di Penne, di Nola e di Policastro; il vescovo di Catania, Nicolò Maria Caracciolo, carissimo al Toledo, e luterano aperto co' fidi; il vescovo della Cava, Giovan Tomaso Sanfelice, che a Trento sostenendo la giustificazione per la grazia, ebbe carcere a Roma; il francescano arcivescovo di Reggio, Gaspare Del Fosso, che la sua fede diffuse nel proprio clero, onde l'inquisizione più tardi terribilmente visitava quella città; l'arcivescovo di Sorrento, Giulio Pavesi bresciano, già nunzio pontificio e anche commissario dell'inquisizione; e infine Pietro Antonio da Capua, arcivescovo d'Otranto, amico del Valdes e del Bucero, che nella sua diocesi predicò e fece predicare le nuove credenze10, e ne ebbe processo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'inquisizione e i calabro-valdesi
di Filippo De Boni
Daelli Milano
1864 pagine 117

   





Napoli Vermiglio Roma Gaetano Tiene Ochino Caraffa Ochino Napoli Svizzera Germania Mercato Paolo Filippo II Isola Onorato Fascitelli Cajazzo Civita Penne Nola Policastro Catania Nicolò Maria Caracciolo Toledo Cava Giovan Tomaso Sanfelice Trento Roma Reggio Gaspare Del Fosso Sorrento Giulio Pavesi Pietro Antonio Capua Otranto Valdes Bucero