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      Qui omnes de Terra Guardie condepnati ut supra faciunt numerum in totum octuaginta sex hominum et in fidem Joannes Ferdinandus de Luca actorum magister Regie Audentię Calabrię qui supra manu propria.
      DOCUMENTO I
      (Copiato dal volume Curiae, etc, f. 271, nel grande Archivio di Napoli).
      Philippus etc. Don Perafan de Ribera etc. Reverendo vivo Patri Valerio Malvesino regio devoto delecto gratim regiam et bonam volumtatem.
      Essendo pervenuto ad nostra noticia che da Germania, Francia et altre parte se immecteno et veneno nel regno libri infestati de heresia per li quali se viene et diverte del retto santo et cattolico vivere et volendo in ciņ providere come conviene al servitio di nostro S. Dio de S. Maestą salute et beneficio de populi, ci ha parso deputare alcuna persona catholica de bona vita et de dottrina conspicua la quale habia da mirare vedere et riconoscere tucti li libri che da dicta parte et qualsivoglia altri luochi veneno et influiscono in questo predetto regno, acciocchč quelli che sono de dottrina catholica et fundati nella autoritą de la santa ortodoxa si admettano et li altri si escludano et non vadi tal pravitą et heretica peste serpendo, et per tale effecto ne sete occorso voi predetto Reverendo P. Fra Valerio de la cui vita catholica virtł dottrina et altre bone parte che in vostra persona concorreno semo al experto informati. Per questo ci ha parso darvi de ciņ special peso et carrico et deputarvi Regio Commissario. Et ve dicemo et comectemo che ve habiate da conferire in tucte et qualsivoglia parte et luochi del presente regno dove, vi parera expediente et se ponno et soleno immectere dicti libri che veneno de fora regno et tenerete exactissima cura et diligentia et vedere, reconoscere et mirare tucti li predetti libri et quelli che trovarite essere heretici o continere alcuna heresia o essere proibiti tenersi como heretici li debiate retinere in vostro potere et ne donarite subito noticia particulare ad noi, dandovi per la presente autoritą et potestą de possere ordinare et comandare che quilli se presentano et vengano in vostra presentia per dicto effecto ordinando per la presente ad tucti et qualsevogliano officiali del presente regno baroni titulati et non titulati gubernatori et auditori Capitanei, assessori, dohaneri, mastri portulani, fundicheri, guardiani, sindici electi universitą et homini et altri qualsevogliano officiali et subditi regii tanto demaniali come de baroni che circa la exequutione del predetto ve debiano prestare ogni adjuto et favore necessario et opportuno como da voi saranno ricercati et li officiali alli quali specterą delle dohane et altri luochi del regno dove recapitano dicti libri che debiano darvene noticia et non sballare ne fare sballare ne aprire le balle de dicti libri senza lo intervento vostro per dicto effecto.


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L'inquisizione e i calabro-valdesi
di Filippo De Boni
Daelli Milano
1864 pagine 117

   





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