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      Torino, 31 Ottobre 1849.
     
      § 1. Nozioni generali.
     
      Gli animali hanno la facoltà di rigenerare alcune porzioni de' loro tessuti: anzi perfino alcune parti de' loro organi. Questa facoltà, limitata ne' quadrupedi e negli uccelli alle sole produzioni epiteliche, o cornee, va guadagnando col discendere alle classi inferiori; e già vediamo le lucerte riprodurre la coda: le salamandre ripristinar le zampe amputate (Spallanzani); gli aracnidi ed i crostacei le antenne e le gambe. Se le attinie sono convenientemente divise in due o tre parti, ciascuna di queste ha la proprietà di riprodurre il mancante; e così risultano due o tre individui da un solo. Un modo analogo anche naturale di propagazione fu indicato da Bonnet nel lombrico di terra, da O. Müller nelle najadi ed in altri vermi; ma, come verrà forse occasione di osservare in seguito, meglio studiato il fenomeno, l'analogia non va in questi casi oltre l'apparenza superficiale.
      La facoltà indicata delle attinie è ancora più maravigliosa nell'idra d'acqua dolce, come dimostrano le famose esperienze di Trembley, che verso la fine del secolo scorso fecero maravigliar l'Europa. È dunque ben sicuro esservi animali che si possono moltiplicare per scissione o separazione di parti. La quistione si riduce a sapere, se e dove questo modo di propagazione è veramente naturale; ora l'osservazione, quanto alle stesse attinie, non meno che quanto alle idre, decide per la negativa. Pare che nella natura gli esempj di questo modo di moltiplicazione siano ristretti ad animali delle infime classi.


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Delle funzioni riproduttive negli animali
di Filippo De Filippi
Vallardi Milano
1850 pagine 61

   





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