Esaminando le uova non mature, tolte dalle celle dell'ovario, ancora piccole e trasparenti, in qualunque genere d'animali, si trovano, quanto all'essenza, costituite sempre dalle medesime parti; cioè da una membrana esterna, con un contenuto liquido; ed entro il sacchetto che ne risulta una seconda vescicola, la quale contiene altri piccoli corpicciuoli.
[Fig. 7. Uova di pesce a varj gradi di maturanza(7).]
La membrana esterna, dal nome del suo contenuto, che è il tuorlo, o vitellus de' latini, chiamasi membrana vitellina: essa è anista, cioè priva di ogni struttura. Il tuorlo, che nelle uova appena formate è in piccola quantità e trasparente, col progresso della maturanza aumenta assai e si rende opaco, per una moltitudine di piccoli granuli che lo riducono simile ad una densa emulsione e frammezzo ai quali trovansi anche molte goccioline d'olio (fig. 7).
La vescichetta interna che preesiste al tuorlo, conserva il primitivo volume, si rende sempre meno visibile per l'addensarsi attorno di essa della materia granulosa del tuorlo stesso, ed abbandonando il centro dell'uovo si porta sempre più verso la sua periferia. Per la sua grande importanza fisiologica, e dal nome del suo scopritore, fu chiamata vescicola germinativa o di Purkinje; e macchie germinative i corpicciuoli opachi del suo contenuto. Si è osservato in alcuni animali la formazione di questa vescichetta germinativa e quella del tuorlo in follicoli separati(8).
Queste sono le parti essenziali dell'uovo: ma convien aggiungere che esso ha un inviluppo particolare in un'altra membrana che da principio è addossata alla vitellina, ma che se ne allontana per distensione, appena l'uovo ha abbandonata l'ovario.
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Fig Purkinje
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