Si devono ulteriormente distinguere gli ermafroditi in due categorie. In alcuni casi ogni individuo basta a sč stesso; produce ed emette nel medesimo tempo uova e seme, e provvede cosė anche isolatamente alla propagazione della propria specie. Di questi ermafroditi autogami abbiamo numerosi esempj nella divisione de' raggiati di Cuvier, come nelle ascidie ed in molti polipi che vivono fissati in perpetuitā sugli scogli del mare.
[Fig. 11. Glandula ermafroditica di lumaca comune(13).]
[Fig. 12. Glandula ermafroditica di Rhodope(14).]
Negli altri ermafroditi, che diremo eterogami, un individuo solo non vale a produrre le uova e fecondarle contemporaneamente col proprio seme: fa d'uopo che si accoppii ad un altro individuo della sua specie. Alcuni anellidi, come le sanguisughe ed i lombrici e la maggior parte de' molluschi sono in questo caso: e qui ricorre subito alla nostra mente l'esempio volgarissimo delle lumache comuni che si vedono frequentemente in primavera accoppiate ne' nostri giardini, in modo che l'organo maschile di un individuo sia introdotto nell'orifizio femmineo dell'altro e viceversa. Si č ammesso anzi per lungo tempo che in questo atto ogni individuo fosse nel medesimo tempo fecondato e fecondatore: ma una pių accurata indagine ha dimostrato invece che da tale accoppiamento un solo individuo rimane fecondato. Tutto induce a credere che in questi animali le funzioni di maschio e di femmina siano alternanti.
Convien fare negli ermafroditi di questa categoria un'ulteriore distinzione anatomica.
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Cuvier Fig Fig Rhodope
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