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      E d'altra parte questi ossi intermascellari od incisivi si trovano nelle medesime precise condizioni di fugace esistenza nel chimpansé, nella scimia che pe' caratteri del cranio primeggia sulle altre. Nell'orang-outang e nel gorilla invece gli ossi intermascellari persistono distinti fin molto avanti nella vita e non si saldano co' mascellari se non nella tarda età, quando cioè si pronuncia la tendenza alla scomparsa di tutte le suture. In queste due specie la forma del cranio, col progredir dell'età, devia rapidamente dal tipo umano: coll'allungarsi delle mascelle deve crescere la potenza muscolare che move la mandibola, e l'accrescimento de' muscoli, specialmente dei temporali, determina una maggior estensione della loro base; questi due muscoli estendono il loro attacco fin quasi ad incontrarsi sul vertice, ed ivi determinano la formazione di una forte cresta lungitudinale; nel medesimo tempo la necessaria sempre crescente forza dell'aponeurosi occipito-cervicale che tiene il posto del legamento cervicale de' veri quadrupedi, determina la formazione di una grande cresta ossea trasversale sull'occipite, d'onde la enorme deformazione del cranio nell'orang-outang e nel gorilla adulti.
      Per servire di robusto attacco all'estremità opposta di questa aponeurosi, sviluppansi straordinariamente in queste due specie i processi spinosi delle vertebre cervicali, come vedete specialmente in questo scheletro di vecchio gorilla che vi sta dinanzi agli occhi.
      Lasciamo il cranio, ed allora per la larghezza dello sterno, per la forma della scapola, per l'ampiezza e la direzione del bacino, capace a sostenere la massima parte del peso dei visceri addominali, è il gorilla che prende il sopravanzo sulle altre due scimie rivali.


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L'uomo e le scimie
di Filippo De Filippi
1864 pagine 53