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      Ma il grosso della quistione sta nel contenuto della scatola del cranio, abisso dei più grandi misteri! Qui c'è da perdersi; quanti forti ingegni vi entrarono baldanzosi e non seppero trovar la porta d'escita! Sia questa una lezione di prudenza per noi; stiamo alle cose più esterne e materiali; accettando questa restrizione, ci resta ancora, per buona sorte, spazio di moverci nelle più discrete esigenze del nostro argomento.
      Voi sapete, o signori, che il cervello non è un organo, ma un complesso di organi. Bisogna distinguere prima di tutto, al davanti nella cavità del cranio, gli emisferi cerebrali, separati fra di loro da un solco che si approfonda sino alla lamina trasversale di congiunzione, che è il così detto corpo calloso. Dietro sta il cervelletto; e fra quelli e questo, al disotto di entrambi, il midollo oblungato, il quale poi si continua col midollo spinale, che si interna nel canale delle vertebre.
      Volendo stare a questa divisione grossolana, rispettabile per vetustà, diremo che il midollo oblungato è la massa centrale d'onde hanno origine i nervi de' sensi e de' movimenti delle varie parti della testa, ed oltre ciò un paio di nervi, i più importanti di tutti, che, scendendo ai lati del collo, penetrano nel torace e vanno ai polmoni, al cuore, allo stomaco.
      Il cervelletto è l'organo regolatore de' movimenti. Gli emisferi sono lo strumento materiale per l'esercizio di quelle facoltà che si comprendono sotto la parola generica di intelligenza. Dobbiamo distinguere in essi la parte che sta alla base del cranio, da quella che si rivolge in alto e, nel caso di esuberanza, si porta indietro fino a coprire più o meno il cervelletto.


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L'uomo e le scimie
di Filippo De Filippi
1864 pagine 53