Pagina (36/53)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      I due regni vegetale ed animale formano, partendo, ciascuno per sé, dalle forme superiori e più complicate alle inferiori e più semplici, due serie convergenti e così immedesimate che i naturalisti disputano ora più che mai sul loro preciso limite. Anche qui i caratteri differenziali che sembravano per lo addietro così netti e precisi, fra animali e piante, coi progressi della scienza vennero l'un dopo l'altro a sparire, precisamente come fra gli animali e l'uomo. Il naturalista trova soventi, sotto il microscopio, minuti e semplicissimi esseri viventi ai quali non sa qual natura attribuire. Colla medesima precisa composizione, co' medesimi precisi movimenti, l'uno assorbe acqua, acido carbonico ed ammoniaca, prodotti della decomposizione continua di sostanze organiche, e sarà un vegetale; l'altro invece introduce nel suo corpicino sostanze organiche indecomposte, insomma mangia, e sarà per questo solo un animale. Ecco due potenze virtuali affatto distinte, in due semplicissimi organismi affatto simili. Della natura di questi organismi non possiamo capire nulla, finché la virtualità o potenzialità propria di ciascuno non sia tradotta in azione. La forza della logica ci obbliga a continuare le conseguenze del principio di Darwin, fino ad un'origine comune agli animali ed alle piante: eppure la distinzione de' due regni animale e vegetale è mantenuta. A nessuno è mai venuto in pensiero di toglierla, per ciò solo che è difficile, ed anzi praticamente in alcuni casi impossibile, separare con un taglio netto organismi inferiori de' due regni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'uomo e le scimie
di Filippo De Filippi
1864 pagine 53

   





Darwin