Pagina (39/53)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dai primi ho avuto semplici promesse di ragioni e di prove o disdegnose crollate di testa, come io domandassi che mi si facesse vedere il sole; fra i secondi i più furono intolleranti in modo assoluto e reciso, ma i pochi arrendevoli, dai quali ho potuto farmi ascoltare, finirono per convenire almeno in questo, che la tesi era scientificamente sostenibile e senza urto di coscienze.
      Del resto, anche i più fervidi sostenitori della teoria della trasmutazione della specie e della naturale applicabilità di questa teoria alla ricerca dell'origine materiale dell'uomo, sanno benissimo due cose: da prima che in siffatti argomenti non si può pretendere all'assoluta certezza delle verità sperimentali; e poscia che le vecchie abitudini delle scuole formano una resistenza dura da vincere. Epperò sono essi i primi a desiderare un'ampia, una spassionata discussione, ma si oppongono a ciò che la pura sonora apparenza di questa mascheri la reale conclusione del non farsi luogo a discutere. Le rifritture rettoriche, in famiglia, di argomentazioni stantìe siano lasciate in pace. La sola arena nella quale simili quistioni si possono dibattere con dignità e con qualche speranza di successo, è l'arena della stampa, ed in questa io non trovo che un solo franco e leale avversario, il prof. Bianconi di Bologna5.
      Troppe cose io sarei in grado di contraporre alla sua dotta memoria, se non che egli mi ha reso difficile l'assunto col non prestarmi filo per filo da seguire, col pregiudicar la discussione fino nel titolo che gli piacque dare alla teoria presa a combattere a botta calda.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'uomo e le scimie
di Filippo De Filippi
1864 pagine 53

   





Bologna