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      Al Manzoni fu imposto come penitenza da monsignor Tosi l'obbligo di scrivere le Osservazioni sopra la Morale cattolica. Noi leggiamo con ammirazione nella Vita dell'Alfieri che il grande Astigiano ordinava al suo servitore di legarlo fortemente alla sedia per obbligarsi al lavoro; ma non abbiamo letto senza una grande pietā e confusione, che monsignor Tosi chiudeva in camera Alessandro Manzoni, perchč mandasse innanzi il libro sulla Morale cattolica che non voleva andare avanti. Il fatto ci č assicurato dall'egregio biografo del Tosi, professor Carlo Magenta, il quale scrive precisamente: "Il Tosi, vedendo che quel lavoro procedeva lento, perchč l'Autore era occupato in altri studii, trovandosi a Brusuglio, ad una cert'ora del giorno andava a chiudere il Manzoni nel suo studio, dichiarandogli che non l'avrebbe lasciato escire, finchč non avesse scritto un certo numero di pagine." Dallo stesso biografo abbiamo appreso con una specie di terrore che il Tosi consigliava il Manzoni a mettere in versi la storia di Mosč ed un lavoro ascetico, di cui ci č rimasta una traccia. Basterā per saggio che io ne riporti l'introduzione: "L'uomo aspira a riposare nella contentezza, ed č agitato dal desiderio di sapere; e, pur troppo, abbandonato a sč stesso cerca la soddisfazione in vani diletti ed in una scienza vana. Oggi ci č dato un Consolatore che insegna. Felici noi, se sappiamo comprendere che l'unica vera gioia e l'unico vero sapere vengono dallo Spirito che il Padre ci manda, nel nome di Gesų Cristo.


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Alessandro Manzoni
Studio biografico
di Angelo De Gubernatis
Le Monnier Firenze
1879 pagine 296

   





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