Pagina (185/296)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il grande Romanziere scozzese sentì tosto ciò che vi era di eccessivo in quella modestia, e tagliò corto, a quanto si narra (il Carducci pone in dubbio il racconto stesso), con una risposta non meno spiritosa che eloquente, la quale non ammetteva replica:
      Or bene, in questo caso dichiaro che i Promessi Sposi sono il mio più bel romanzo."
      Carlo Cattaneo, forte ingegno lombardo, che non partecipava punto delle idee della scuola manzoniana, anzi le combatteva, parlando un giorno col professor De Benedetti, dichiarava ch'egli non conosceva alcuno scrittore più originale del Manzoni, perchè in nessun altro scrittore si vedono come nel Manzoni armonizzate due qualità che di consueto si escludono, la pietà e la satira.
      Ho riferito l'opinione d'un rivale e quella d'un dissidente; gioverà ancora ascoltare quella di un nobile avversario.
      Il Sismondi, contro il quale il Manzoni avea composto il suo libro sopra la Morale cattolica, scrivendo nel 1829, da Ginevra, a Camillo Ugoni, esprimevasi in questi termini sopra il Manzoni: "Je suis enchanté d'apprendre que vous préparez une novelle édition de ses oeuvres; c'est un homme d'un beau talent et d'un noble caractère. J'apprends avec bien de chagrin qu'au lieu de préparer quelque nouvel ouvrage dans le genre du roman historique dont il a fait un présent a l'Italie, il écrit au contraire un grand livre contre ce genre d'ouvrages. Il y avait da génie dans ses Promessi Sposi, il y avait en même temps l'exemple da genre de lecture qui peut, en dépit de la censure, faire l'impression la plus générale et la plus utile sur le public italien.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Alessandro Manzoni
Studio biografico
di Angelo De Gubernatis
Le Monnier Firenze
1879 pagine 296

   





Romanziere Carducci Promessi Sposi Cattaneo De Benedetti Manzoni Manzoni Sismondi Manzoni Morale Ginevra Camillo Ugoni Manzoni Italie Promessi Sposi