Ivi cominciò ad ideare gli Inni Sacri; ma essi furono ultimati e perfezionati nella sua Villa di Brusuglio, e precisamente in una capannuccia del giardino."
(4) Cfr. il volume delle Lettere pubblicato da Giovanni Sforza.
(5) Intorno alla nobiltà della famiglia Manzoni, ecco quanto scrisse l'erudito Carlo Morbio nella Rivista Europea dell'anno 1874 "Fu creduto da quasi tutti i biografi di Manzoni che Egli fosse stretto in parentela colla Francesca, celebre poetessa e letterata, della quale lungamente scrisse l'Argelati, che morì nel 1743 alla Cerreda sua villetta presso Lecco, nella ancor fresca età di 33 anni. Ma io già provai con lettera, direttami dallo stesso grande Poeta, nel 25 gennaio 1844, che Egli colla Francesca non aveva di comune che il cognome, comunissimo del resto, com'Egli m'osserva, nei territorio di Lecco e della Valsássina. Il grande Poeta fu egli di nobile casato? I Manzoni ebbero, è vero, feudi e onoranze in quei paesi, ma la loro nobiltà non venne mai ufficialmente riconosciuta. Don Pietro, padre di Alessandro, ed i suoi fratelli, presentarono bensì nel 1794 un'istanza documentata al Consiglio Generale della città di Milano, onde essere ammessi agli onori del Patriziato Milanese; ma prima che il Consiglio si pronunciasse in proposito, i supplicanti in causa d'urgenti affari di famiglia chiesero ed ottennero la restituzione de' loro documenti, obbligandosi però a riprodurli a tempo opportuno. Ma non mi consta che la famiglia Manzoni riproducesse più tardi la sua istanza.
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Alessandro Manzoni
Studio biografico
di Angelo De Gubernatis
Le Monnier Firenze 1879
pagine 296 |
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