(27) Il Botta dava a leggere al giovine Manzoni il manoscritto della sua Storia della Indipendenza degli Stati Uniti, della quale il Manzoni scriveva con entusiasmo all'amico Pagani, dicendogli, tra l'altre cose: "Credi che, dopo i nostri storici vecchi, nulla d'eguale è mai comparso in Italia," e gli raccomandava di trovargli un editore in Italia. L'editore non si potè trovare. Il Botta stampò il libro a sue spese; poi, avendo la moglie malata, e bisogno urgente di far danaro, vendette tutta l'edizione a peso di carta! - È noto come, dopo la pubblicazione de' Promessi Sposi, il Botta classicheggiante si schierò tra gli avversarii della Scuola manzoniana.
(28) La prima edizione de' soli cento esemplari, uscita nel febbraio del 1806, non fu messa in vendita; l'edizione di Milano fu di 1000 esemplari, ed uscì nel marzo di quello stesso anno.
(29) Fra i poeti che destarono maggior entusiasmo nel giovine Manzoni vuol essere ricordato, per l'appunto, questo Lebrun. {P. D. E., da non confondersi con un altro poeta Lebrun (P. A.) nato nello stesso anno, in cui nacque il Manzoni, morto membro dell'Accademia Francese, di cui il Dumas figlio ebbe a tessere l'elogio insieme col D'Haussonville. Questo Lebrun ebbe pure una gloria precoce, cantò pure le vittorie napoleoniche, e ottenne perciò anch'esso una pensione annua, ma di soli 1200 franchi.} Egli era nato nel 1729, e s'era acquistato fra i suoi contemporanei il nome di Pindare francais. A quattordici anni aveva già fatta un'Ode che prometteva un poeta insigne.
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Alessandro Manzoni
Studio biografico
di Angelo De Gubernatis
Le Monnier Firenze 1879
pagine 296 |
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