Tale forza però non si rende manifesta quando si consideri fra corpi di volume limitato altro che con mezzi delicati, mentre è evidentissima fra i corpi e la Terra, e in questo caso l'attrazione dicesi gravità.
Si tratta sempre di una stessa forza e soltanto la grande differenza nella intensità dipende dall'enorme grandezza della Terra.
Per la stessa forza stanno uniti al Sole in orbite immutabili i pianeti del nostro sistema e tutte le stelle ed i sistemi dell'Universo.
Passando poi dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo, è sempre la stessa forza che mantiene la compagine dei corpi, trattenendo saldamente raggruppati atomi e molecole.
Questa unica forza adunque, si chiama attrazione o gravitazione, gravità, coesione e anche affinità, secondo le condizioni in cui si considera.
Che tale forza possa dipendere da una virtù intrinseca propria della materia, si ha sempre dubitato, ma tale convenzionalmente si considera, quando se ne vogliono studiare le leggi.
Il Descartes nella sua ipotesi cosmogonica, ammette che i pianeti siano trascinati nella loro corsa da un elemento che riempie lo spazio e le orbite dei pianeti stessi, sarebbero causate da specie di vortici di questo fluido in movimento. Il centro di questi vortici sarebbe il Sole, intorno al quale ruotano presso a poco nello stesso piano i varî pianeti. I pianeti a loro volta, come Giove, Saturno, la Terra, sarebbero centri di vortici minori, ai quali sarebbero dovute le orbite dei rispettivi satelliti. Esempi di vortici accompagnati da vortici minori e secondari si hanno anche nell'aria.
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