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      L'etere deve essere considerato come il serbatoio e l'agente universale di tutta l'energia dell'Universo. L'espressione più semplice, il primo elemento di tale energia è rappresentato da una particella che si muove in linea retta, interamente libera a sè stessa, senza essere influenzata da forze esterne che possano in modo qualsiasi influire sulla sua traiettoria e sulla sua velocità. Tale particella dovrà muoversi in linea retta indefinitamente, senza perdere della propria velocità, conservando la forza viva di cui è animata. L'energia di tale particella sarà rappresentata dalla formula mv2, cioè dal prodotto della massa pel quadrato della velocità.
      In tale formula elementare, indicataci dalla teoria meccanica, si compendia interamente il concetto dell'etere e dell'energia che esso rappresenta, prescindendo per ora del valore che potranno avere m e v, cioè la massa e la velocità della particella. Basterà immaginare un aggregato di tali particelle tutte in condizioni analoghe di massa e di velocità, tutte libere interamente a loro stesse, fino a che dall'incontro di altre particelle si modifichino le rispettive direzioni del movimento, e noi avremo l'immagine esatta, completa, dell'etere, senza nulla togliere o aggiungere. Tale ci viene suggerita dalla teoria meccanica, la quale ci offre quest'unica soluzione, e credo che non avremo motivo di modificarla nel corso del nostro studio.
     
     
      CAPITOLO III.
      Teoria meccanica dell'attrazione.
     
      Dopo quanto abbiamo svolto nel precedente capitolo, vediamo come si possa spiegare meccanicamente l'attrazione.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





Universo