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      L'etere adunque è costituito di particelle perfettamente libere ed indipendenti le une dalle altre, le quali non obbedendo a fenomeni di attrazione, per l'impulso della forza innata inesauribile ed eterna di cui sono dotate, percorrono traiettorie rettilinee non interrotte che in sèguito all'incontro di altre particelle provenienti da altre direzioni.
      In seguito all'urto che ne avviene, riprendono nuova direzione e ciò senza alcuna perdita della forza viva iniziale.
      Ogni particella d'etere rappresenta una quantità di forza viva che si esprime colla formola mv2, forza viva che può ritenersi rilevante poichè se la massa m per la sua estrema piccolezza potrà considerarsi infinitamente piccola, per contro la velocità v, senza alcun dubbio assai più grande della velocità della luce, potrà considerarsi infinitamente grande. Così nella formola mv2 se il prodotto diminuirà con la massa m in ragione semplice, aumenterà invece con v2 in ragione del quadrato.
      Così l'effetto degli urti delle particelle eteree sugli atomi della materia moltiplicati per l'infinito numero delle particelle in azione, potrà ritenersi assai grande e tale da dar ragione dell'attrazione, della coesione e dell'immensa somma di energia rappresentata dal fluido universale.
      Si può immaginare che ogni particella d'etere rappresenti un raggio proveniente in linea retta dall'infinito e che lo spazio si trovi tutto intersecato da un numero infinito di particelle in movimento, cioè di tali raggi provenienti da ogni punto dello spazio e secondo infinite direzioni.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268