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      Per vedere se l'ipotesi da noi proposta possa dare una giusta accettabile spiegazione dell'attrazione, vediamo se non sia per avventura in contraddizione colle leggi fondamentali dell'attrazione stessa.
      Abbiamo questa prima legge:
      L'attrazione di un corpo sopra un altro corpo non dipende dalla massa del corpo attratto, ma è la medesima, qualunque sia tale massa, purchè le distanze siano uguali. Così Giove trovandosi a pari distanza dal Sole e dalla Terra, sebbene la massa del Sole sia trecentomila volte quella della Terra, pure l'attrazione di Giove sul Sole è esattamente uguale a quella della Terra, facendo muovere entrambi di un egual numero di centimetri e frazioni di centimetro per secondo.
      Questa legge vale anche per la gravità, poichè già sappiamo che i corpi, siano pesanti o leggeri, nel vuoto cadono con eguale velocità.
      Vediamo come si possa spiegare questa legge, e, per intenderci meglio, stiamo al caso speciale del peso.
      La differenza di peso specifico dei corpi deve dipendere da maggior o minor grado di costipamento della materia in uno stesso volume. Un corpo solido o liquido che evapora dando luogo alla formazione di un gas che è, poniamo, mille volte più voluminoso, mantiene nel nuovo stato lo stesso peso di prima, avendo anche nei due stati ugual numero di particelle; l'unica differenza è che dette particelle, cioè le molecole, sono, allo stato gazoso, molto più allontanate.
      Questo esempio vale pel cambiamento di stato, ma dobbiamo considerare due corpi di differente natura chimica e di differente peso atomico.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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