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      Il fluido deve essere ritenuto quale si dimostra necessario per l'attrazione; la spiegazione dei rimanenti fenomeni, che possono tutti considerarsi accidentali e passeggeri, deve essere subordinata al problema principale: il còmpito viene in tal modo facilitato.
     
     
      PARTE SECONDAEtere e Materia - Teoria elettrica della Materia.
     
      CAPITOLO I.
      Energia dell'etere ed energia latente nella materia.
     
      Nei capitoli precedenti abbiamo tentato di definire l'etere come deve essere concepito perchè possa rispondere alla funzione di agente unico della vita universale, conforme i principî della teoria meccanica, ed abbiamo pure tentato di spiegare la sua azione sulla materia.
      In questo fluido risiede adunque tutta l'energia dell'Universo, energia veramente infinita come sono infiniti gli spazî. Essa è la forza primordiale dell'Universo, dalla quale ha poi origine qualsiasi manifestazione di energia che accompagna i fenomeni della materia, compresa la stessa forza detta vitale che caratterizza la materia organizzata.
      L'energia dell'etere è sempre rappresentata dalle particelle in movimento, e siano pure estremamente piccole tali particelle, tenuto conto della immensa velocità delle loro vibrazioni, devono rappresentare una notevole somma di energia e noi, ricorrendo alle solite formule m v2, tenteremo qualche calcolo.
      Volendo fare il confronto cogli ordinari proiettili dei cannoni o dei fucili, supponiamo che le particelle dell'etere abbiano la densità dell'acciaio e corrispondano colla propria massa ad un milionesimo di milligrammo.


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Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268

   





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