Pagina (61/268)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il risultato è adunque istruttivo ed interessante: la forza viva di una particella d'etere può essere paragonata a quella di un proiettile d'acciaio del peso di un terzo di chilogrammo e che possiamo immaginare del diametro di 35 millimetri, che fosse lanciato colla velocità di 500 metri per secondo.
      Un tale proiettile rappresenta una forza viva considerevole, poichè sappiamo infatti come possa perforare da parte a parte una corazza di acciaio, lasciandovi un'impronta che ricorda quella della cera.
      Ma si deve tener conto che il proiettile del diametro di 35 millimetri, presenta una sezione di ben 962 millimetri quadrati, mentre la medesima quantità di energia trovasi concentrata nella sezione infinitesima della particella eterea, la quale avrà per conseguenza una forza di penetrazione immensamente maggiore e quindi potrà attraversare qualunque corpo il più duro ed il più compatto, come se non esistesse.
      Ma dobbiamo fare un'altra considerazione: noi abbiamo supposta la particella dell'etere di una massa corrispondente ad un milionesimo di milligrammo ed abbiamo ammesso, per poter fare il paragone col proiettile, la sua densità pari a quella dell'acciaio.
      Ma qui entriamo in un campo di pure induzioni: quale densità potrà ammettersi per le particelle dell'etere? e così pure quale sarà la densità delle particelle elementari della materia?
      La densità di un corpo deve dipendere teoricamente dal numero delle particelle elementari di cui è costituito in rapporto al volume del corpo stesso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo spirito dell'universo
di Olinto De Pretto
Bocca Torino
1921 pagine 268